Il Direttore Mel Menzio presenta...
Dico subito che è una enorme emozione veder nascere una nuova pubblicazione. E' una sensazione indescrivibile ed intensa, che ogni volta si ripete, anche se si fa questa professione da circa 40 anni. Dietro la nascita di una pubblicazione c'è un lavoro notevole, ma stimolante, che viene fatto da tante persone e dopo infinite riunioni, dove spesso si smarriscono certezze e si capisce che bisogna ricominciare tutto da capo. Cosi si fa, se si vogliono fare le cose per bene, se si ama e si apprezza un lavoro di squadra, dove chi è più esperto mette a fattore comune gli aspetti conosciuti e gli errori da non commettere e chi è alle prime esperienze sprigiona tutto l'entusiasmo e la freschezza di idee, che sono fondamentali per realizzare una pubblicazione nuova, diversa, che non ne replica altre, magari di successo, per cercare una sua strada.
La Mia Città è tutte queste cose e tantissime altre, che in minima parte proporrò e tantissime altre, invece preferisco lasciarle all'attenzione di ognuno di Voi lettori, perché ognuno ha la propria sensibilità e una sua capacità di cogliere aspetti, o anche solo sfumature.
Questa pubblicazione nasce dall'idea e dall'impegno di un gruppo di persone che fanno capo ad un'associazione, che viene presentata nelle pagine successive sia negli scopi, che nelle sue principali attività. Non ha però finalità autoreferenziali, anzi si pone come modello ed esempio di ciò che può avvenire in un angolo di Torino, se ci sono idee, intraprendenza, determinazione e buona volontà.
L'unica cosa, seppur importante, che non c'è è una vera forza economica e questo se da un lato è un problema, dall'altro è una grande e autentica forza perché c'è la garanzia che non si dipende da un potere, ma si è al servizio solamente delle idee. I denari indispensabili, ma si fa tutto in assoluta economia, vengono garantiti dagli inserzionisti pubblicitari, che sin da questo primo numero hanno risposto numerosi e in modo generoso, perché condividono il progetto.
La Mia Città, come è evidenziato nel sottotitolo di copertina, vuole accendere i riflettori su ciò che succede in una importante e centrale zona di Torino, evidenziando ovviamente i problemi, ma andando caparbiamente alla ricerca della Buona Notizia, di associazioni e gruppi che fanno qualcosa di utile e di interessante, della persona, magari sconosciuta, che fa qualcosa di interessante per la collettività.
Io mi sono innamorato di questo progetto editoriale, per questo ho messo la mia orma lunga esperienza di giornalista e di direttore di giornali e riviste e con un appassionato gruppo di giovani che hanno la passione per la scrittura e hanno doti creative e capacità grafiche siamo partiti per questa bella avventura. Qualcuno considera folle editare una pubblicazione cartacea in un tempo dove tecnologia e news media impazzano. Sarà cosi, ma siamo convinti che la carta stampata, se ha contenuti interessanti, possa ancora recitare un ruolo da protagonista. Se ci seguirete, se starete con noi, dimostreremo insieme che abbiamo ragione.
La Mia Città è tutte queste cose e tantissime altre, che in minima parte proporrò e tantissime altre, invece preferisco lasciarle all'attenzione di ognuno di Voi lettori, perché ognuno ha la propria sensibilità e una sua capacità di cogliere aspetti, o anche solo sfumature.
Questa pubblicazione nasce dall'idea e dall'impegno di un gruppo di persone che fanno capo ad un'associazione, che viene presentata nelle pagine successive sia negli scopi, che nelle sue principali attività. Non ha però finalità autoreferenziali, anzi si pone come modello ed esempio di ciò che può avvenire in un angolo di Torino, se ci sono idee, intraprendenza, determinazione e buona volontà.
L'unica cosa, seppur importante, che non c'è è una vera forza economica e questo se da un lato è un problema, dall'altro è una grande e autentica forza perché c'è la garanzia che non si dipende da un potere, ma si è al servizio solamente delle idee. I denari indispensabili, ma si fa tutto in assoluta economia, vengono garantiti dagli inserzionisti pubblicitari, che sin da questo primo numero hanno risposto numerosi e in modo generoso, perché condividono il progetto.
La Mia Città, come è evidenziato nel sottotitolo di copertina, vuole accendere i riflettori su ciò che succede in una importante e centrale zona di Torino, evidenziando ovviamente i problemi, ma andando caparbiamente alla ricerca della Buona Notizia, di associazioni e gruppi che fanno qualcosa di utile e di interessante, della persona, magari sconosciuta, che fa qualcosa di interessante per la collettività.
Io mi sono innamorato di questo progetto editoriale, per questo ho messo la mia orma lunga esperienza di giornalista e di direttore di giornali e riviste e con un appassionato gruppo di giovani che hanno la passione per la scrittura e hanno doti creative e capacità grafiche siamo partiti per questa bella avventura. Qualcuno considera folle editare una pubblicazione cartacea in un tempo dove tecnologia e news media impazzano. Sarà cosi, ma siamo convinti che la carta stampata, se ha contenuti interessanti, possa ancora recitare un ruolo da protagonista. Se ci seguirete, se starete con noi, dimostreremo insieme che abbiamo ragione.
Il direttore
Mel Menzio